Pubblicato 12 giugno 2019

Arriva in Veneto il codice identificativo per gli alloggi in locazione turistica

Il consiglio regionale ha approvato il nuovo disegno di legge che disciplina il settore della ricettività. L'assessore al turismo Caner: «Così contrastiamo più efficacemente l'abusivismo»

Il consiglio regionale del Veneto ha approvato all'unanimità il disegno di legge che disciplina il settore della ricettività turistica, con cui è stato introdotto il codice identificativo per gli alloggi in locazione.
«Il codice identificativo contribuirà in modo significativo a contrastare più efficacemente il fenomeno dell'abusivismo, a colpire la concorrenza sleale, ma soprattutto, favorendo le necessarie attività di controllo, a garantire maggior trasparenza nel settore della ricettività turistica, a tutela innanzi tutto del consumatore», questo il commento dell'assessore regionale al turismo Federico Caner.

La proposta legislativa per l'introduzione del codice identificativo per gli alloggi che vengono affittati ai turisti in vacanza era stata approvata dalla giunta regionale del Veneto lo scorso settembre ed era stata anticipata dal plauso delle associazioni di categoria.

Non stiamo facendo la guerra ai proprietari e ai gestori di questo genere di strutture - ha sottolineato Caner - Stiamo semplicemente e doverosamente disciplinando un'attività che ha avuto negli ultimi anni una crescita enorme, spesso incontrollata e disordinata, a danno dell'immagine del nostro sistema turistico. Non vogliamo in alcun modo penalizzare questa tipologia ricettiva, anzi vogliamo riconoscerla e valorizzarla, nella consapevolezza che più è ampia l'offerta di ospitalità, più competitivo è il settore. Ma proprio per questo è necessario contrastare ogni forma di irregolarità: la richiesta e la conseguente assegnazione del codice faciliterà esattamente questo contrasto e sarà un atto di giustizia nei confronti degli operatori che lavorano nel rispetto delle regole, di chi introita e versa correttamente la tassa di soggiorno e rispetta gli obblighi fiscali.

Caner ha anche assicurato che la nuova legge approvata «non crea nuovi vincoli sul piano urbanistico, edilizio o igienico sanitario: rimangono esattamente le norme già esistenti, ma ora sarà più facile farle rispettare anche a chi cerca di sfuggirle».

Pubblicato 1 febbraio 2019

Turismo, un codice identificativo per ogni alloggio contro l'abusivismo

La giunta regionale ha approvato una proposta legislativa che introduce novità a tutela della qualità e della trasparenza nel settore turistico

Già dal suo annuncio, la Confcommercio di Verona aveva gradito la direzione presa dalla Regione Veneto in materia di ricettività turistica. Una direzione che ora ha portato la giunta regionale ad approvare una proposta legislativa che introduce novità a tutela della qualità e della trasparenza nel settore turistico. Un provvedimento pensato soprattutto per le due realtà regionali più attrattive turisticamente, Venezia e Verona, dove è aumentato a dismisura il numero degli "alloggi in locazione turistica", vale a dire i b&b o gli affittacamere, il cui mercato è aumentato grazie alle potenzialità offerte da internet. A questo boom è collegato un problema, segnalato anche dalle associazioni di categoria locali: l'abusivismo. Non mancano, infatti, neanche a Verona, le irregolarità nelle strutture extralberghiere. E con queste nuovo disegno di legge la Regione Veneto punta ad agevolare i controlli.

Vengono introdotti una serie di obblighi per gli alloggi in locazione turistica, come per tutte le altre strutture ricettive. "Anzitutto - ha sottolineato l'assessore Caner - gli alloggi in locazione turistica dovranno essere conformi alle prescrizioni urbanistiche, edilizie, igienico-sanitarie e alle norme per la sicurezza degli impianti. La qualità dell'offerta turistica in tutti i suoi segmenti deve essere garantita". Restano confermati tutti gli obblighi informativi necessari per consentire alla Regione di conoscere tempestivamente e correttamente i dati statistici. Uno dei nuovi obblighi sarà invece quello di dotarsi di un codice identificativo dell'alloggio, assegnato dalla Regione, da esporre anche nei siti internet di prenotazione ricettiva, in base ad un regolamento che sarà adottato dalla giunta regionale successivamente all'approvazione della legge. In questo modo i comuni saranno agevolati nelle funzioni di vigilanza sulle locazioni turistiche, compito che sarà ulteriormente facilitato anche dalla possibilità per la polizia locale di accedere telematicamente alla banca dati regionale del turismo.

La Regione non vuole colpire questo segmento dell'offerta turistica diverso dall'offerta tradizionale - ha precisato Caner - ma intende contrastare la sacca importante delle strutture turistico-ricettive abusive. Dietro ai fenomeni di abusivismo ci sono vere e proprie organizzazioni che gestiscono migliaia di appartamenti, senza pagare tassa di soggiorno né comunicare la movimentazione turistica alle Questure e i dati statistici alla Regione. C'è poi anche l'evasione fiscale, ma è un problema che riguarda lo Stato. Sono previste sanzioni che possono arrivare, sommate, a 19mila euro, reiterabili se il destinatario non si mette in regola.