AMBIENTE E SICUREZZA
Il sisma riapre il dibattito sul «fascicolo del fabbricato»
di Alfredo Zagatti (presidente dell'Associazione sindacale dei piccoli proprietari di casa)

Era
inevitabile. Dopo il terribile terremoto che ha scosso l'Italia
centrale provocando lutti e rovine; dopo la constatazione che parte di
esse poteva essere evitata con una più attenta politica di prevenzione,
torna il dibattito circa l'opportunità di istituire il cosiddetto
'fascicolo di fabbricato' considerato uno strumento utile per
individuare le caratteristiche tecniche dell'immobile, dalla
edificazione fino alle successive trasformazioni. Una carta d'identità
del fabbricato da aggiornare nel tempo ed in grado di individuarne i
punti di forza o di debolezza a cui porre rimedio. Il nostro sito e la
rivista dell'Asppi ospitava già prima del terremoto un efficace
approfondimento su questo tema a firma dell'avv. Rizzo che riproponiamo.
In esso si evidenzia la posizione di Asppi, già espressa più volte ed in molte sedi:
primo, occorre uscire da una discussione che prende avvio in occasione
di eventi catastrofici per arenarsi appena superata l'onda emozionale;
secondo, se si riconosce, come noi facciamo, l'utilità di questo
strumento occorre però rilevare che la scelta di renderlo obbligatorio
con un onere interamente sopportato dal proprietario dell'immobile non
conduce da nessuna parte come l'esperienza di questi anni e le pronunce
della Corte Costituzionale insegnano.
Occorre invece che l'adozione del fascicolo di fabbricato sia concepita
come una buona pratica da diffondere e da incentivare attraverso le
necessarie misure fiscali, i vantaggi in termini assicurativi, la
accresciuta percezione da parte dei proprietari che essa conferisce
valore all'immobile, pienamente riscontrabile al momento della vendita
ove le garanzie di sicurezza possono fare la differenza per compratori
sempre più attenti alle condizioni dell'immobile.
Vanno inoltre identificati i documenti effettivamente necessari ad idle
caratteristiche di sicurezza e di qualità senza sovraccaricare questo
strumento di funzioni cui non potrà adempiere ed evitando in questo modo
oneri insopportabili anche a fronte dei benefici assicurati