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News Casa e Mercato Immobiliare 


Tendenze del mercato immobiliare e dell'affitto

Pubblicata il: 28 Luglio 2023

Tendenze del mercato immobiliare e dell'affitto

Lo scenario è dominato purtroppo dalla crescente onerosità dei mutui.

Già oggi sono evidenti un crollo dei mutui richiesti e concessi, per numero e per volume e un sensibile calo delle compravendite

Niente lascia sperare in scenari migliori per il prossimo futuro se la tendenza al rialzo dei tassi di interesse non dovesse fermarsi.

E questa eventualità, considerato il quadro dell'inflazione e le conseguenti risposte della BCE, non è al momento ipotizzabile.

Il calo delle compravendite non è omogeneo, né dal punto di vista territoriale, né in base alla tipologia degli immobili.

La diminuzione è particolarmente accentuata per le compravendite che riguardano la prima casa rispetto al mercato delle seconde case e di altre tipologie di immobili.

La richiesta di immobili si rivolge poi, con decisione, ad immobili con prestazioni energetiche elevate, mettendo ai margini immobili con basse prestazioni energetiche: questo ovviamente condiziona il valore degli immobili e i prezzi delle compravendite.

In sostanza quindi, tendono a comprare immobili coloro che possono impiegare risorse proprie e questa domanda si rivolge spesso all'acquisto di seconde case o immobili comunque dotati di buone prestazioni energetiche.

Naturalmente queste tendenze, se venissero confermate nel tempo, comporterebbero problemi crescenti anche all'altro mercato che ci interessa: quello dell'affitto. Problemi che già oggi si mostrano con evidenza.

Cresce ovunque una domanda di affitto che trova crescenti difficoltà ad essere soddisfatta.

Investire in immobili da affittare o immettere un proprio immobile nel mercato dell'affitto impone di misurarsi con due problemi: il calo dei rendimenti e,soprattutto, l'alto rischio di incorrere nella morosità dell'inquilino.

Sul primo aspetto pesa il fatto che l'inflazione ha fortemente eroso i vantaggi della cedolare secca, posto che chi ha scelto questo regime fiscale non può applicare gli aumenti ISTAT. Rimane un vantaggio per chi aderisce ai contratti a canone concordato, ma qui ci si scontra con l'altro grande problema: la morosità, fenomeno in fortissima crescita che quando sfocia in una procedura di sfratto si scontra con tempi inaccettabili, perdita di reddito, costi altissimi.

L'offerta di immobili in affitto che in Italia è garantita, nella stragrande maggioranza dei casi, da piccoli proprietari immobiliari risente di questi dati provocando una crescente disaffezione all'affitto.

Solo adeguate scelte politiche e sociali possono invertire questa tendenza: fra queste, prioritarie sono quelle che garantiscono un sostegno al reddito agli inquilini più fragili per prevenire le morosità e procedure rapide ed efficaci per gli sfratti per morosità, assumendo come Stato l'onere di assistere le famiglie in difficoltà, senza farne carico ai locatori.

Alfredo Zagatti – Presidente Nazionale ASPPI

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Pubblicata il: 24 sett. 2022

L'osservatorio immobiliare a Verona

Quotazioni immobiliari e news sul mercato immobiliare a Verona

Mercato Immobiliare a Verona

lunedì 26 settembre 2022

Verona, con una popolazione di 252.520 abitanti, è il capoluogo dell'omonima provincia.

Dal punto di vista immobiliare le zone più importanti, in temini di numero di annunci pubblicati, sono le seguenti: Centro Storico, Borgo Roma, Borgo Trento, Borgo Venezia / Borgo Trieste, Veronetta, Borgo Milano, San Massimo all'Adige, Santa Lucia.
In assoluto la zona più presente negli annunci immobilari è Centro Storico con oltre 829 annunci immobiliari complessivi tra affitto e vendita attualmente presenti.

E' una città molto importante nel mercato immobiliare della provincia, con oltre un quinto degli annunci immobiliari e circa il 22% di tutti gli annunci immobiliari della provincia sono relativi alla città.

In totale sono presenti in città 5.572 annunci immobiliari, di cui 4.376 in vendita e 1.196 in affitto, con un indice complessivo di 22 annunci per mille abitanti.

Secondo i dati dell' OMI, il prezzo degli appartamenti nelle diverse (19) zone a Verona è compreso in tutta la città tra 1.050 €/m² e 4.150 €/m² per la compravendita e tra 5 €/m² mese e 11,2 €/m² mese per quanto riguarda le locazioni.

Il prezzo medio degli appartamenti in vendita (2.500 €/m²) è di circa il 29% superiore alla quotazione media regionale, pari a 1.950 €/m² ed è anche di circa il 29% superiore alla quotazione media provinciale (1.950 €/m²).
Il prezzo degli appartamenti a Verona è molto disuniforme nella città e per contenere il 60% delle richieste è necessario considerare un intervallo tra 1.450 €/m² e 3.400 €/m².
Verona ha un prezzo medio degli appartamenti in vendita di circa 2.500 €/m², quindi circa il 33% in meno rispetto ai prezzi medi a Firenze e circa il 169% in più rispetto ai prezzi medi a Reggio di Calabria, che hanno, rispettivamente, i prezzi più alti e più bassi in Italia, tra le città con una popolazione compresa tra 100.000 e 500.000 abitanti.

Le singole zone

Prendendo come riferimento le quotazioni degli appartamenti in vendita la zona Santa Lucia (1.550 €/m²) è la più economica, mentre raggiunge le quotazioni più elevate la zona Centro Storico (3.950 €/m²).

Secondo l' OMI, per le compravendite la zona B2 (CENTRO STORICO, S.STEFANO, S.MARIA ROCCA MAGGIORE, LUNGADIGE PORTA VITTORIA) è quella con le quotazioni più alte (fino a circa 4.150 €/m²), mentre al contrario la zona D5 (GALTAROSSA, BASSO ACQUAR, PARCO FERROVIARIO, FIERA, Z.A.I. E SUOI AMPLIAMENTI...) si caratterizza per i valori più bassi (a partire da 1.050 €/m²).



Dinamica dei prezzi a Verona e quotazioni immobiliari per tipologia

Il quadro complessivo tra tutte le categorie d'immobili in vendita a Verona mostra che negli ultimi 3 mesi i prezzi sono in sostanziale aumento (+3,20%). Il significativo aumento dei prezzi rilevato è almeno parzialmente riconoscibile nel periodo.

Per quanto riguarda più nello specifico i singoli segmenti del mercato a Verona, è possibile osservare che la tipologia che ha registrato il maggior apprezzamento percentuale è costituita da locali commerciali: le quotazioni mostrano un incremento di circa il 7% negli ultimi 3 mesi.
La tipologia che ha invece registrato il maggior deprezzamento percentuale è costituita da case semindipendenti: le quotazioni hanno accusato una flessione di circa il 7% negli ultimi 3 mesi.